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BENESSERE VISIVO

ASTIGMATISMO MIOPICO SEMPLICE E COMPOSTO. DIAGNOSI E TRATTAMENTI

Astigmatismo miopico semplice e composto. Diagnosi e trattamenti

Miopia e ipermetropia sono i difetti visivi più conosciuti ma con essi può andare a braccetto anche un'altra ametropia, decisamente più subdola e complessa: l'astigmatismo. Non spaventarti se sei astigmatico: il fatto che si tratti di un difetto più complesso non vuol dire che in qualche modo sia più “grave” dei suoi altri due compari. Si tratta sempre di un'imperfezione refrattiva che richiede un'accurata diagnosi e un trattamento particolare. Scopriamo subito di che si tratta!

L'astigmatismo, questo sconosciuto

La conoscenza che gli stessi astigmatici hanno in merito a questo difetto visivo è molto vaga e fumosa. Comprensibile, dal momento che per spiegarla adeguatamente si devono prendere in considerazione concetti come la forma della cornea e i punti focali. La cornea è una calotta trasparente che copre l'iride e la pupilla ed è l'elemento più importante ai fini della formazione delle immagini sulla nostra retina, ossia il tessuto nervoso che si trova in fondo all'occhio e che trasmette gli stimoli visivi al nostro cervello. Se questa calotta è sferica allora forma solitamente un solo punto focale e, se questo ricade precisamente sulla retina, le immagini percepite sono precisamente a fuoco. In questo caso parliamo di occhio emmetrope, ossia che ci vede bene. Diversamente, se il punto si forma davanti alla retina, allora siamo in presenza di miopia; se si forma oltre, invece, si tratta di ipermetropia.Tuttavia la cornea non sempre è sferica ma piuttosto torica, ossia presenta un raggio di massima curvatura e uno di minima e quindi ha poteri di rifrazione diversi. Ciò significa che i raggi che oltrepassano la cornea non riescono a focalizzarsi in un solo punto ma creano due linee focali ortogonali, ossia che formano fra loro un angolo di 90°. Di conseguenza, l'occhio è astigmatico. Lo spazio che separa queste due linee determina l'entità dell'astigmatismo e la direzione dei due raggi di curvatura determina l'asse.

Miopia e astigmatismo possono convivere?

Esistono differenti tipi di astigmatismo (miopico, ipermetropico e misto) e la loro classificazione si basa sulla posizione dei due punti focali rispetto alla retina. In questo articolo ci soffermeremo sull'astigmatismo associato alla miopia, condizione che può declinarsi in:

  • astigmatismo miopico semplice, caso in cui una focale si forma sulla retina e l'altra davanti ad essa;
  • astigmatismo miopico composto, ossia quando entrambe le focali cadono davanti alla retina.

Sintomi dell'astigmatismo miopico

L'astigmatismo è un difetto visivo che non dipende dalla nostra distanza d'osservazione. In altre parole, che si guardino le lettere lontane o vicine, i sintomi saranno sempre presenti ma nel caso dell'astigmatismo miopico saranno più accentuati da lontano. Nel caso di astigmatismo miopico semplice le lettere dell'ottotipo (la tavola o lavagna luminosa con lettere e numeri grandi e piccoli) non saranno sfuocate ma sbavate e distorte secondo la direzione dell'asse dell'astigmatismo. Nel caso di astigmatismo miopico composto, invece, questi sintomi saranno molto meno evidenti rispetto alla sfocatura causata dalla concomitante miopia.

Trattamento dell'astigmatismo miopico

Come miopia e ipermetropia, anche l'astigmatismo può essere facilmente corretto per mezzo di occhiali da vista, solo che richiede dei tipi particolari di lenti oftalmiche. Le lenti usate per correggere miopia e ipermetropia sono sferiche, ossia hanno uguale potere diottrico in tutti gli assi. Le lenti toriche, invece, presentano un asse più potente dell’altro: sono proprio queste che vengono usate per correggere l'astigmatismo. Le lenti toriche, grazie alla loro differenza di potere, “spostano” entrambe le focali in modo da farle poggiare sulla retina e creare di nuovo un'immagine diritta e nitida, senza sbavature o zone di confusione. Ovviamente nel caso di astigmatismo miopico composto la lente avrà sia una componente sferica atta a correggere la miopia sia una torica per l'astigmatismo.

La diagnosi dell'oculista

I sintomi legati all'astigmatismo miopico, specialmente se composto, sono spesso difficili da spiegare e ingannevoli, quindi i professionisti eseguono di routine test per scovarlo anche quando l'anamnesi non lascia presagire chiari segnali. Uno dei principali test è la refrazione oggettiva. Questa tecnica, applicata per mezzo di autorefrattometro o schiascopio, è una risorsa fondamentale per il professionista visto che esula dalle sensazioni del cliente, non sempre realistiche. Un test legato invece alla percezione soggettiva è quello del quadrante per astigmatici. Esso consiste in una raggiera di dodici raggi posti secondo le ore dell'orologio. Durante questo test dovresti dire al professionista se vedi un raggio più nitido o più sfuocato rispetto agli altri: un compito non semplice, specialmente per bassi valori di astigmatismo. Appurata la possibile presenza di un astigmatismo in uno o entrambi gli occhi, il professionista procederà con il tentativo di correzione che consiste nella semplice prova di diverse lenti oppure nell'uso dei cilindri crociati. Questi sono delle lenti speciali che il professionista posiziona davanti agli occhi del cliente, girandole in differenti posizioni e chiedendo di riportare le proprie impressioni (“meglio la prima o meglio la seconda?”). In entrambi i casi starà a te decidere con quale alternativa la tua visione migliora significativamente.

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