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BENESSERE VISIVO

ASTIGMATISMO: SIGNIFICATO, TIPOLOGIE E OCCHIALI

Astigmatismo: significato, tipologie e occhiali

L’astigmatismo: un difetto visivo subdolo

L'occhio umano può essere affetto da diversi difetti della vista, detti anche ametropie, e ognuno di loro ha le sue specifiche cause e caratteristiche. Ipermetropia e miopia sono difetti relativamente semplici sia da spiegare che da correggere. L'astigmatismo, invece, è più complesso sia per la varietà di fattori che possono causarlo sia per le sue caratteristiche e necessità correttive. I sintomi causati dall'astigmatismo sono subdoli e si confondono spesso con quelli di miopia e ipermetropia. Alcuni su tutti sfocamento della visione da lontano oppure bruciore agli occhi e vista appannata dopo tanto tempo passato a leggere o a guardare il monitor del computer.  A complicare ulteriormente la situazione c'è il fatto che mentre miopia e ipermetropia si escludono a vicenda, l'astigmatismo è un'ametropia che può essere concomitante alle prime due. Per questo si parla di astigmatismo miopico e astigmatismo ipermetropico, entrambi concetti che verranno spiegati e approfonditi nel corso di questo testo, dove troverai tutte le informazioni necessarie su questo particolare difetto. Pronto a capire cosa significa astigmatismo, quali sono i suoi sintomi e quali lenti permettono di correggerlo? Allora iniziamo!

Cos'è l'astigmatismo

In ottica un sistema astigmatico è un sistema aberrato, cioè difettato, che non riesce a far focalizzare tutti i raggi luminosi provenienti da un punto in un altro singolo punto. Li focalizza invece in molti punti diversi: questo fa in modo che l'immagine del punto restituita dal sistema sia deformata fino a formare una linea sbavata. Nell'occhio astigmatico accade la stessa identica cosa. Le immagini raccolte dal mondo esterno non si formano interamente sulla retina, ma una porzione di esse si formerà prima e/o dopo la retina stessa. Per semplificare il discorso solitamente si dice che in questo caso l'occhio non forma un solo punto focale, bensì due linee focali la cui distanza reciproca rappresenta l'entità dell'astigmatismo. L'astigmatismo dell'occhio è dovuto a due principali fattori: la cornea non sferica e/o l'inclinazione del cristallino.

I sintomi dell'astigmatismo

I sintomi legati alla presenza di astigmatismo sono manifesti e facilmente riconoscibili quando la sua entità è media o elevata, quindi circa al di sopra di 1 diottria. In caso contrario tendono ad essere subdoli e facilmente equivocabili come semplice sfuocamento della visione da lontano, una percezione errata visto che l'astigmatismo influenza anche la visione da vicino. Esistendo diversi tipi di astigmatismo i sintomi sono vari, ma in generale si può dire che per basse gradazioni la visione non è influenzata e i sintomi principali sono di tipo astenopico: 

  • bruciore agli occhi;
  • dolore ai bulbi oculari;
  • mal di testa; 
  • lacrimazione eccessiva.
Per entità superiori gli oggetti osservati più che sfuocati possono apparire distorti, come allungati e sbavati, e la visione non migliora a nessuna distanza. Tipicamente gli astigmatismi con distorsione verticale sono sentiti come meno fastidiosi rispetto a quelli obliqui, e le persone con questa tipologia di astigmatismo tendono a compensare la deformazione dell'immagine inclinando la testa. (Se queste terminologie ti sono poco chiare, non preoccuparti: nel prossimo paragrafo avrai modo di capire meglio). A questi sintomi vanno aggiunti quelli di miopia e ipermetropia nel caso siano concomitanti all'astigmatismo. Quando ciò accade, lo sfuocamento indotto da queste due ametropie tende a coprire o a rendere meno influente la distorsione delle immagini.

Tipologie di astigmatismo

L'astigmatismo può essere classificato in modi diversi: uno si basa sulla direzione della distorsione mentre l'altro sulla posizione delle linee focali rispetto alla retina. Per la prima classificazione si parla di: 

  • Astigmatismo “secondo regola”: la distorsione è orizzontale, ovvero ha un asse di 180°. Questo è il tipo di astigmatismo più comune e ne fa parte anche quello fisiologico.
  • Astigmatismo “contro regola”, in questo caso la distorsione è verticale, quindi ha un asse di 90°.
  • Astigmatismo obliquo: in questa categoria rientrano tutti gli astigmatismi che causano distorsioni con inclinazioni differenti dai 180° e dai 90°.
Prendendo in considerazione le linee focali invece la classificazione è la seguente:
  • Astigmatismo miopico: a sua volta può essere distinto fra semplice e composto. Si parla di astigmatismo miopico semplice quando una linea focale si trova sulla retina mentre l'altra si posiziona davanti ad essa. Nel caso in cui entrambe le linee focali si trovino davanti alla retina allora l'occhio è anche miope e si parla di astigmatismo miopico composto.
  • Astigmatismo ipermetropico: anche questo viene ulteriormente classificato con semplice o composto. L'astigmatismo ipermetropico è semplice quando una linea focale si forma sulla retina mentre l'altra è spostata dietro di essa. Quando entrambe le linee focali si trovano dietro la retina vuol dire che l'occhio è anche ipermetrope quindi si parla di astigmatismo ipermetropico composto. 
  • Astigmatismo misto: una focale cade davanti alla retina mentre l'altra si forma dietro.

Correggere l'astigmatismo con le lenti giuste

Nonostante questa particolare ametropia possa sembrare ben più complicata di miopia e ipermetropia, la sua correzione avviene facilmente tramite l'uso di occhiali per astigmatismo. Le lenti oftalmiche utilizzate per la compensazione ottica dell'astigmatismo vengono chiamate “lenti toriche” o “lenti cilindriche”. Poste davanti all'occhio fanno in modo di far avvicinare fra loro le due linee focali fino a farle combaciare: in questo modo la distorsione viene minimizzata sotto la soglia di percezione. Nel caso di astigmatismo miopico composto e astigmatismo ipermetropico composto la lente dovrà farsi carico anche della correzione della componente di miopia o di quella di ipermetropia. In questo caso il potere necessario per la semplice miopia o ipermetropia viene detto “componente sferica”, quello per l'astigmatismo invece “componente cilindrica”. Con le tecnologie attualmente disponibili anche gli astigmatici possono beneficiare delle lenti ultrasottili, molto utili in caso di gradazione elevata perché riducono la percezione della differenza di spessore fra una zona e l'altra della lente. Non dimentichiamo, infatti, che le lenti per astigmatici per costruzione hanno una distribuzione irregolare degli spessori. Anche le lenti progressive non sono più un tabù per i presbiti astigmatici: infatti con la tecnologia freeform si riescono a costruire lenti progressive con aberrazioni sempre più ridotte anche per le gradazioni più elevate. Per lo stesso principio anche le lenti office sono alla portata di tutti.

Quali sono le montature consigliate per gli astigmatici?

Oltre a una buona lente va scelta anche la montatura adatta per rendere l'esperienza il più confortevole possibile. Il fatto che la distorsione indotta dall'astigmatismo sia caratterizzata da una specifica direzione impone che la lente sia montata con un preciso orientamento. Di conseguenza le montature dalla forma rotonda sono sconsigliabili perché durante le operazioni di manutenzione e pulizia la lente potrebbe ruotare causando un impoverimento della visione. Sono altrettanto sconsigliabili le montature rettangolari e spigolose perchè mettono ben in mostra la differenza di spessore fra le varie zone della lente. In questo caso quindi si tratta di problematiche più estetiche che funzionali.  Quali sono allore le montature ideali per un astigmatico? Ad esempio, quelle di forma ovale oppure quelle quadrangolari ma con gli angoli smussati.

Occhiali office per presbiopia: cosa sono, pro e contro

La categoria a cui la presbiopia crea più discomfort è quella dei videoterminalisti che passano le loro giornate lavorative in un ufficio, seduti ad una scrivania con il monitor del computer a 60 centimetri da loro e dei documenti da leggere lì accanto. Per queste persone gli occhiali progressivi non sono sufficientemente comodi, dal momento che per vedere bene lo schermo li costringono a mantenere una postura innaturale del capo, e soprattutto il campo visivo è ristretto.  Le lenti office sono la risposta a questo problema! Sostanzialmente fanno parte della famiglia delle lenti progressive ma, a differenza di queste, nella parte alta permettono di vedere a fuoco gli oggetti che si trovano a uno o due metri. Le progressive, invece, permettono una visione nitida molto più lontano. Ovviamente ne consegue che, se sei presbite e anche portatore di una correzione per il lontano, l'occhiale con lenti office non potrà essere il tuo unico occhiale: uscito dall'ufficio dovrai calzare un monofocale oppure un occhiale progressivo.

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