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DIFFICOLTÀ DI ADATTAMENTO ALLE LENTI PROGRESSIVE? ECCO I MOTIVI E LE SOLUZIONI

Difficoltà di adattamento alle lenti progressive? Ecco i motivi e le soluzioni

Il passaggio da lenti monofocali a lenti progressive non è sempre semplice. Certo, i casi in cui questo cambio causa problemi sono sempre minori, grazie agli avanzamenti nella tecnologia di produzione delle lenti. Può capitare, tuttavia, che le lenti progressive, data la loro particolare conformazione, causino in fase iniziale alcuni fastidi come mal di testa, vertigini, visione offuscata o difficoltà a scendere le scale. Ecco perché questa tipologia di lente necessita talvolta di un certo tempo di adattamento, che dura mediamente dai 10 ai 20 giorni, per essere utilizzata senza difficoltà. Tuttavia capita che alcuni impieghino un tempo eccessivo per adattarsi completamente al funzionamento della nuova lente progressiva. In questo caso potrebbero sussistere delle particolari condizioni che influenzano la qualità della visione e favoriscono il persistere dei disturbi. In questo articolo scopriremo quali sono i motivi che possono rendere l’adattamento alle lenti progressive difficoltoso o irraggiungibile, fornendo utili soluzioni per affrontare questo tipo di problemi!

Quali sono i motivi che rendono difficile l’adattamento alle lenti progressive?

L’occhio e il cervello hanno bisogno di tempo per adattarsi alla lente progressiva. Diversi motivi tecnici possono ostacolare questo processo e pertanto vanno verificati. Scopriamoli insieme!

  • Patologie oculari: è intuitivo che la lente progressiva svolge al meglio il suo compito in assenza di alterazioni oculari importanti. Particolari condizioni come il cheratocono, la cataratta, un elevato astigmatismo, un difetto della convergenza, il glaucoma o la maculopatia possono controindicare l’utilizzo delle lenti progressive.
  • Prescrizione non corretta: chiaramente, una errata valutazione della vista può influenzare negativamente il comfort delle lenti progressive. L’ottico, grazie alla sua conoscenza delle caratteristiche delle lenti, può effettuare una prova degli occhiali con misurazioni mirate alla realizzazione della lente progressiva più adatta a te.
  • Centratura imprecisa delle lenti: la corretta costruzione della lente è di fondamentale importanza e questo vale soprattutto nel caso di lenti progressive! L’ottico deve dedicare il tempo necessario per valutare la distanza interpupillare e per calcolare l’altezza di montaggio (ossia la distanza tra il centro ottico e il margine inferiore della montatura degli occhiali).
  • Montatura non idonea: anche se l’estetica influenza la scelta della montatura in maniera rilevante, se desideri indossare gli occhiali progressivi devi ricordarti di scegliere una montatura sufficientemente alta. Una lente troppo piccola può essere inadatta perché le zone ottiche deputate alla visione per le differenti distanze risulterebbero troppo ravvicinate tra loro.
  • Fattori soggettivi: fattori che influenzano la durata dell’adattamento possono essere rappresentati ad esempio dalla conformazione del viso o dall’entità dello scarto tra le diottrie per lontano e quelle per vicino. Infatti, maggiore sarà lo scarto tra le diverse zone di visione, maggiore sarà il tempo di adattamento. Non temere, in questi casi si può decidere di prescrivere una correzione per vicino più “leggera”, che fornisca un accettabile compromesso tra una soddisfacente nitidezza nella lettura e una maggiore facilità di adattamento.
  • Abitudini errate: in assenza delle condizioni descritte sopra, ti consigliamo di escludere l’assunzione di atteggiamenti sbagliati, come movimenti anomali degli occhi o inclinazioni della testa inadatte. Infatti la visione è nitida se si guarda attraverso le zone centrali della lente, mentre i movimenti laterali sono associati ad una visione offuscata.

Guida rapida all’adattamento alle lenti progressive

Per concludere, ecco qualche utile consiglio per favorire l’adattamento alle lenti progressive. Dopo alcune difficoltà iniziali questi gesti entreranno a far parte della tua routine e non te ne accorgerai nemmeno!   1) All’inizio, siediti! Esatto, hai letto bene: specialmente quando indossi le lenti progressive per la prima volta, fallo da seduto. Quando sei in piedi il tuo corpo è impegnato a mantenere l’equilibrio, sfruttando la visione per i corretti movimenti nello spazio che ti circonda. Quando sei seduto il tuo corpo non ha bisogno di gestire l’equilibrio, migliorando notevolmente il primo impatto con i nuovi occhiali.   2) Limita i movimenti Tieni gli occhi fissi sull’oggetto che vuoi osservare, regolando il fuoco di oggetti vicini con movimenti della testa, alzando o abbassando il mento (evitando inclinazioni laterali, verso l’alto o verso il basso). Se è la prima volta che indossi le lenti progressive è sempre consigliabile provarle i primi giorni a casa, guida solo quando ti sentirai a tuo agio con le nuove lenti. Viceversa, quando leggi, abbassa lo sguardo e accompagna i movimenti con la testa, evitando di abbassare troppo il mento. Durante i primi giorni, puoi utilizzare il tuo naso come un “mirino” da indirizzare verso il bersaglio che vuoi osservare.   3) Attento alle scale! Tra le difficoltà maggiormente riscontrate dai portatori di lenti progressive c’è la necessità di scendere le scale. Viene naturale abbassare gli occhi per osservare i gradini, rischiando però di utilizzare la zona ottica dedicata alla lettura per vicino (30-40 cm), quando invece le scale sono posizionate a distanze notevolmente maggiori. Come fare? Mantieni gli occhi nella parte alta o al limite centrale della lente e abbassa il mento per focalizzare meglio i gradini.   4) Indossa sempre gli occhiali Naturalmente, più usi le lenti progressive, più velocemente ti abituerai alla nuova visione e alle corrette abitudini di utilizzo e, di conseguenza, più facile ti sarà indossare gli occhiali. Non abbandonarli mai!

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