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BENESSERE VISIVO

IPERMETROPIA E PRESBIOPIA: DIFFERENZE E SOLUZIONI

Ipermetropia e presbiopia: differenze e soluzioni

I difetti visivi, detti anche ametropie, sono vari e ognuno con le sue peculiari caratteristiche, ma per i più vengono semplicemente divisi in “vedo male da lontano” e “vedo male da vicino”. Nella categoria che comprende i difetti visivi che influenzano la visione da vicino vanno principalmente collocate presbiopia e ipermetropia, due ametropie che vengono a volte confuse fra loro a causa di alcuni sintomi comuni. In realtà sono funzionalmente estremamente diverse, due mondi differenti anche se non del tutto separati.Esploriamoli insieme!

Presbiopia: un problema d'età

La prima e fondamentale differenza tra ipermetropia e presbiopia è che quest'ultima è causata dal naturale processo di invecchiamento dell'occhio, quindi è inevitabile e prima o poi ogni persona diventerà presbite. Questo difetto visivo influenza la visione da vicino perchè va a colpire tutto l'apparato che è coinvolto nel processo di accomodazione, ossia la messa a fuoco degli oggetti nel passaggio dal lontano a distanze più ravvicinate. L'accomodazione è possibile perché all'interno dell'occhio è presente una lente, il cristallino, che viene contratto dall'azione dei muscoli ciliari; questa contrazione fa cambiare il punto di messa a fuoco dell'intero occhio e ti consente di vedere nitidamente oggetti che si trovano a 3 metri, 1 metro o anche 40 centimetri! La minima distanza di messa a fuoco dipende dalla capacità di contrazione dei muscoli ciliari: pensa che questa inizia a ridursi fin dall'età adolescenziale, ma inizia a dare sintomi intorno ai 40-45 anni. Il blocco totale dell'accomodazione avviene intorno ai 60 anni. Il sintomo principale è la difficoltà a mettere a fuoco le scritte su giornali, libri e dispositivi elettronici, insieme alla tendenza ad allontanare tutti questi oggetti per vederli un po' più nitidamente. Oltre a questo si verifica una pronunciata stanchezza oculare dopo lunghi periodi di visione di oggetti ravvicinati e mal di testa a fine giornata. La presbiopia non è un difetto visivo esclusivo: se sei già miope, ipermetrope e/o astigmatico diventerai comunque presbite con l'andare dell'età, e quindi dovrai munirti di una correzione in grado di risolvere entrambi i difetti.

Ipermetropia: un difetto talvolta asintomatico

A differenza della presbiopia, l'ipermetropia è un difetto visivo che tipicamente è presente fin dalla nascita ma che potrebbe non manifestarsi fino ai 30-35 anni: tutto dipende dall'entità del difetto. Si pensa che l'origine dell'ipermetropia sia fondamentalmente genetica. In particolare, può essere dovuta alla formazione di un occhio troppo corto oppure di una cornea non abbastanza potente. Questi fattori fanno in modo che le immagini non si formino precisamente sulla retina ma dietro di essa, causando uno sfuocamento. Tuttavia, se il difetto non è elevato, finchè si è giovani non viene accusato nessun peggioramento della visione, né da lontano né da vicino. Questo perché il cristallino e i muscoli ciliari riescono a compensare il difetto grazie alla loro contrazione che fa in modo di aumentare il potere dell'occhio e riportare le immagini sulla retina. Quando la capacità accomodativa dell'occhio inizia a non essere più sufficiente, quindi con l'avvicinarsi dell'età della presbiopia, allora si iniziano a percepire sintomi simili a quelli della presbiopia. Qualche esempio?

  • affaticamento visivo;
  • mal di testa;
  • difficoltà a mantenere la fissazione e la messa a fuoco da vicino;
  • sdoppiamento delle immagini.
L'ipermetropia colpisce prima il vicino perchè è a quelle distanze che viene richiesto il maggiore sforzo accomodativo, ma con l'andare del tempo e il peggiorare della presbiopia allora lo sfuocamento colpirà anche le immagini lontane.

Le soluzioni da adottare per presbiopia e ipermetropia

Non bisogna confondere i due difetti: la presbiopia causa la visione sfuocata solo da vicino mentre l'ipermetropia influenza principalmente la visione da vicino ma anche quella da lontano. Tenendo conto delle profonde differenze fra i due difetti viene da sé che anche le soluzioni correttive non saranno le stesse. L'occhiale per correggere l'ipermetropia, specie se scoperta prima della presbiopia, è un monofocale da portare a permanenza, quindi sia che si guardi lontano che vicino. Per il presbite invece le soluzioni sono molteplici e vanno dal semplice occhiale da lettura fino all'occhiale progressivo, che è la scelta ideale per coloro che hanno già altri difetti visivi concomitanti che richiedono anche l'occhiale da lontano.

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