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BENESSERE VISIVO

LENTI PROGRESSIVE: COSA SONO E QUANDO USARLE

Lenti progressive: cosa sono e quando usarle

Le lenti progressive sono il metodo migliore per conciliare le correzioni visive per diverse distanze in un unico paio di occhiali, e sono utili quando i difetti di vista si associano col tempo alla presbiopia. Tuttavia, le ragioni di utilizzo e i vantaggi di questo tipo di occhiali da vista non sono sempre chiari a chiunque: in questo articolo capiremo assieme, dunque, quali sono le peculiarità di questa particolare tipologia di lenti e cercheremo di comprenderne meglio il funzionamento e l’uso. Cominciamo!

Cos’è, quando e come si manifesta la presbiopia

Quando leggiamo un libro, una rivista o lavoriamo al computer, i nostri occhi mettono in atto diversi meccanismi che permettono di percepire in maniera nitida gli oggetti a distanza ravvicinata. Con il passare degli anni, solitamente dopo i 40 e con un apice intorno ai 60, questa capacità di messa a fuoco, detta accomodazione, viene però progressivamente meno. Proprio per questo motivo si rende necessario l’utilizzo di occhiali per portare a termine le nostre attività quotidiane. Tale fenomeno viene chiamato presbiopia: il nome, che deriva dal greco, indica un difetto della vista tipico dell’età matura o senile e, non a caso, rientra nei cambiamenti a cui tutti noi siamo soggetti con l’avanzare dell’età. Ma come ci vede un presbite? Non bene, specie quando deve affrontare la lettura di testi a caratteri piccoli o deve svolgere attività che implichino l’utilizzo a distanza ravvicinata di device quali computer, smartphone e tablet.

Cosa succede quando arriva la presbiopia?

Prima dell’insorgere della presbiopia non si hanno difficoltà di lettura, in quanto l’apparato di messa a fuoco dei nostri occhi permette la visione nitida degli oggetti posti a distanza ravvicinata, e gli occhiali che vengono indossati per correggere difetti di vista come miopia, ipermetropia e astigmatismo non vanno ad interferire con questa funzione fisiologica. Tuttavia, quando l’accomodazione (ossia, come detto sopra, la capacità di messa a fuoco) si riduce a causa dell’incedere dell’età, allora si rende necessario un ulteriore paio di occhiali che ci permetta di svolgere qualsiasi azione a distanza intermedia (quantificabile in 60-50 cm dai nostri occhi) o ravvicinata (ossia 30-40 cm dai nostri occhi). Il continuo passaggio dagli occhiali da vista a quelli da vicino e viceversa può rappresentare un disagio che non tutti riescono a tollerare. Ed è proprio per questo che sono state concepite lenti che permettono di vedere nitidamente oggetti a distanze differenti, senza la necessità di ricorrere ad un secondo paio di occhiali. Con l’avanzare della tecnologia di costruzione si è così passati dalla creazione di lenti bifocali (ovvero con due fuochi, uno per lontano e uno per vicino) a lenti progressive: queste ultime sono, a nostro giudizio, le migliori.

Lenti progressive: come funzionano?

Abbiamo dunque capito che le lenti progressive consentono una visione chiara e confortevole a tutte le distanze, senza necessità di cambiare occhiali, dato che sono caratterizzate da una progressiva variazione di potere tra le diverse zone ottiche. Esse sono composte da una porzione superiore per la correzione del difetto di vista, da una zona di transizione centrale che permette la visione a distanze intermedie e da una porzione inferiore con la correzione ottica necessaria a mettere a fuoco gli oggetti vicini. E proprio qui sta la novità: una volta indossati gli occhiali con lenti progressive, infatti, si riuscirà a vedere chiaramente a qualsiasi distanza. Come fare? Semplice: man mano che si abbassa lo sguardo per spostare l’attenzione su oggetti sempre più vicini a noi, l’occhio “scorre” attraverso le porzioni inferiori della lente dedicate alla visione per distanze intermedie e vicine. Grazie alla loro particolare geometria di costruzione, le lenti progressive permettono una visione più confortevole rispetto alle lenti bifocali per l’assenza di salti dell’immagine, e il passaggio da una zona della lente all’altra risulta più “naturale”. A questo punto ti starai chiedendo se le lenti progressive fanno al caso tuo. La risposta è, con tutta probabilità, sì: la maggior parte delle persone con difetti di vista che diventa presbite, infatti, può beneficiare delle lenti progressive. Tuttavia, particolari condizioni come disturbi della postura e dell’equilibrio oppure una significativa differenza di visione tra i due occhi e difetti della visione binoculare, come lo strabismo, possono talvolta controindicarne l’utilizzo.

La lente progressiva perfetta

La costruzione di una lente progressiva ottimale è molto complessa e deve tenere conto delle abitudini, di parametri individuali e delle esigenze della persona che dovrà indossarle per ottenere la migliore performance visiva. Ma non è tutto! Altri fattori essenziali per la buona riuscita di una lente progressiva sono rappresentati da:

  • la corretta prescrizione della lente;
  • la precisa centratura (vi deve essere corrispondenza tra i fori pupillari e ciascuna porzione della lente);
  • la qualità della lente stessa.
Se la geometria della lente viene realizzata in accordo con le caratteristiche anatomiche e con le abitudini della persona, il risultato visivo sarà migliore e il tempo di adattamento minore. Per questi motivi gli occhiali progressivi rientrano tra i prodotti oftalmici caratterizzati da notevole complessità di progettazione e realizzazione, ma allo stesso tempo sono in grado di fornire evidenti vantaggi in termini di qualità della visione.

Vantaggi e svantaggi delle lenti progressive

Le lenti progressive rappresentano una pratica e comoda risposta al problema della presbiopia in questa società altamente dinamica. Grazie alle lenti progressive non sarai più schiavo del fastidioso ed estenuante “metti-togli”. Avrai un solo paio di occhiali talmente comodo che quasi ti dimenticherai di averlo indosso! A differenza degli occhiali monofocali, però, questo tipo di lenti può richiedere un breve periodo di adattamento che dipende sia da fattori fisici che psicologici. Tuttavia questi “svantaggi” oggi sono diventati quasi insignificanti grazie allo sviluppo delle tecnologie implementate nella costruzione delle lenti progressive. L’elevato livello di personalizzazione consente di beneficiare di campi visivi sempre più ampi e disturbi laterali quasi impercettibili: in questo modo le accortezze posturali e di movimento da adottare hanno un impatto minimo sulle abitudini del portatore.

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