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BENESSERE VISIVO

COME VEDE UN ASTIGMATICO? SFOCATURA DA VICINO E DA LONTANO

Come vede un astigmatico? Sfocatura da vicino e da lontano

Ogni disturbo visivo influenza la nostra vista: la miopia compromette la visione da lontano, l’ipermetropia quella da vicino e l’astigmatismo fa percepire le immagini come sfocate o sdoppiate. 
Nell’articolo ci mettiamo nei panni di un astigmatico, per descrivere il suo modo di osservare la realtà.

Le varie tipologie di astigmatismo

L’astigmatismo è un disturbo visivo estremamente complesso, perché ne esistono molteplici sfumature, che possono essere classificate seguendo due metodi: 

  • il primo si basa sulla direzione della distorsione
  • il secondo, invece, prende in considerazione le linee focali
Utilizzando la prima classificazione, quella che si basa sulla direzione della distorsione, potremmo individuare: 
  1. L’ astigmatismo “secondo regola”, che è la tipologia più comune, in cui la distorsione è orizzontale, ovvero ha un asse di 180°.
    Rientra in questa casistica anche l’astigmatismo fisiologico, che si verifica quando il disturbo viene generalmente compensato in modo naturale dalla superficie interna della cornea, dal cristallino e dal corpo vitreo. 
  2. Quando la distorsione è verticale, cioè ha un asse di 90°, ci troviamo di fronte all’astigmatismo “contro regola”
  3. Infine, tutti gli astigmatismi che causano distorsioni con inclinazioni differenti dai 180° ai 90° rientrano nella categoria dell’ “astigmatismo obliquo”. 
La seconda tipologia di classificazione, cioè quella che si concentra sulle linee focali, distingue: 
  1. l’astigmatismo miopico
  2. l’astigmatismo ipermetropico
  3. l’astigmatismo misto.
Trattiamo nei dettagli questi ultimi, specificando la sintomatologia di ognuno. 

Astigmatismo miopico

L’astigmatismo miopico si verifica quando una o entrambe le linee focali cadono davanti alla retina. 

Quali sono i sintomi?

  • Visione offuscata

  • Incapacità di mettere a fuoco principalmente da lontano

Precisiamo che l’astigmatico vede male da lontano, ma non tanto quanto un miope. 

Astigmatismo ipermetropico

Quando una o entrambe le linee focali ricadono dietro alla retina si parla, invece, di astigmatismo ipermetropico.

Come vede un astigmatico in questo caso?

  • L’affaticamento visivo permane ma tenderà a presentarsi principalmente dopo prolungate attività prossimali, e inoltre sarà più accentuata rispetto a quella provata da un ipermetrope.

  • La visione distorta invece sarà più difficilmente rilevabile, sempre grazie all’attività compensativa del cristallino. Dopo ore di lettura, però, questo meccanismo potrebbe guastarsi a causa della stanchezza e le lettere del libro potrebbero sembrare distorte o addirittura confuse.

Astigmatismo misto

Esiste poi una terza tipologia di astigmatismo, quello misto, dove una linea focale è miope e l’altra è ipermetrope. 

  • In questo caso, la visione risulta problematica sia da lontano che da vicino. Una caratteristica che influenza negativamente la vita di chi soffre di questo disturbo, in particolare quando pratica sport, quando guida, quando legge, quando studia o lavora al computer. 

  • Chi ha un astigmatismo misto avverte qualche fastidio durante il giorno, ma di sera e al buio la visione diventa più problematica.

Come vede realmente un astigmatico?

   

Mentre miopia e ipermetropia sono dovuti alla forma dell’occhio, l'astigmatismo è legato principalmente a quella della cornea, ovvero la calotta trasparente che copre iride e pupilla. 

Quando la cornea non è perfettamente sferica ma ha una forma più ovale, allora ci si trova in condizione di astigmatismo. Questo difetto visivo causa una distorsione dell'immagine che viene focalizzata sulla retina. 

Per esempio, l'immagine di un punto sarà più simile a una linea: ecco perché si dice che un occhio astigmatico non ha un punto focale bensì due linee focali. 

Gli effetti di questa anomalia causano affaticamento oculare e una visione offuscata o distorta a qualsiasi distanza, che varia molto in funzione del grado di astigmatismo.

Visione distorta

Una persona puramente astigmatica fa fatica a riferire il tipo di difetto che vede nelle lettere dell'ottotipo. Talvolta riesce a leggere anche le righe più piccole, ma le vede sdoppiate.

L'astigmatico vede distorto, più che sfocato. Infatti è frequente che inconsciamente, quando non indossa una correzione, tenda a tenere la testa inclinata durante la fissazione per compensare il difetto.

Gli astigmatismi di entità superiore a 1,00 diottria influenzano la visione sia da lontano che da vicino. La scarsa nitidezza delle immagini è meno accentuata durante la visione da vicino, sia perché tipicamente gli oggetti osservati sono più grandi, sia perché il cristallino minimizza la distorsione con un processo chiamato “accomodazione”.

Affaticamento oculare

A differenza della miopia, l'astigmatismo non causa sempre annebbiamento persistente della vista. Infatti per astigmatismi lievi, ossia compresi fra 0,25 e 1,00 diottrie, la visione non risente particolarmente di questo difetto.

Il fatto che si riescano a leggere le lettere dell'ottotipo non significa, però, che l'astigmatismo passi totalmente inosservato. 

La mancata correzione del difetto porta ad avere sintomi di natura astenopica:

  • occhi arrossati

  • occhi stanchi

  • affaticamento

  • mal di testa.

Va comunque ricordato che esistono diverse tipologie di astigmatismo e ognuna di queste ha dei sintomi peculiari che aiutano a distinguerli fra loro.

Il test per diagnosticare l'astigmatismo

Spesso per scoprire di essere astigmatici è necessaria un’accurata valutazione medica, mentre per individuare nel dettaglio la tipologia di cui si soffre sono indispensabili esami specifici, come: 

  • L’autorefrattometro, che consente la valutazione della trasparenza dei mezzi oculare, in particolare cornea e cristallino 
  • Il cheratometro o oftalmometro, invece, misura la curvatura della superficie frontale della cornea, individuando eventuali errori di rifrazione dell’occhio
  • La lettura dei caratteri della tabella ottotipica, per analizzare la capacità di vedere da lontano
  • Il test soggettivo della refrazione, che permette di ottenere la corretta misura dell’astigmatismo
  • La tomografia corneale per individuare eventuali anomalie della cornea
  • La topografia corneale, con cui si ottiene una mappatura punto per punto della curvatura della cornea. 

Come sempre è bene dare ascolto ai propri occhi e alle proprie sensazioni. Per questo, davanti a segni di stress compatibili con i sintomi collegati all'astigmatismo è bene recarsi da un professionista per un accurato controllo della vista

Anche se i sintomi accusati ti sembrano vaghi il controllo di routine comprende dei test specifici per diagnosticare l'astigmatismo.

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